Ampliamento dell’impianto fotovoltaico esistente: si può fare?

Ampliamento dell’impianto fotovoltaico esistente: si può fare?

Immagina di aver installato un impianto qualche anno fa, optando per una certa potenza. Ai tempi ti sembrava ragionevole, magari perché riusciva a coprire tutte le tue esigenze. Col passare del tempo, però, complice anche la perdita di potenza naturale dell’impianto, non ti basta più

Ti sorge quindi spontanea una domanda: posso ampliare il mio impianto fotovoltaico?

La risposta è sempre sì. Attualmente non esiste un caso in cui tu non possa aggiungere potenza nominale all’impianto, a meno che non manchi spazio.

Se abiti in centro storico potresti avere qualche problema in più, ma dovresti poter ampliare comunque il tuo impianto.

Tuttavia, a livello pratico, ci sono sempre alcune accortezze da considerare per aggiungere pannelli

Vediamole insieme.

Cosa significa ampliare l’impianto?

Come abbiamo visto nell’esempio iniziale, ampliare l’impianto fotovoltaico è una strategia utile ogni qualvolta che quello esistente non riesca più ad essere utile da solo. Ma cosa significa realmente “ampliare l’impianto”?

A livello pratico, ampliare un impianto fotovoltaico significa aumentare la sua capacità di generare energia solare. Puoi raggiungere questo risultato tramite l’installazione di nuovi pannelli solari, l’aggiunta di sistemi di accumulo per immagazzinare l’energia prodotta o l’ottimizzazione del sistema esistente per massimizzare la sua efficienza. 

Generalmente, tuttavia, quello che si intende per ampliamento è la prima opzione: l’aggiunta di nuovi pannelli. A seconda dei casi è possibile installare nuovi pannelli anche senza aggiungere un altro inverter, ma tutto dipende dalla potenza dell’inverter e dei nuovi pannelli.

Come funziona l’ampliamento

Un impianto fotovoltaico funziona in modo abbastanza semplice:

Diagramma del funzionamento di un impianto fotovoltaico

Per prima cosa i pannelli producono corrente continua, che poi viene mandata all’inverter per essere trasformata in corrente alternata. Eventualmente, in presenza di sistemi di accumulo, l’energia viene anche immagazzinata per essere usata quando l’impianto non può produrre. 

Dopodiché la corrente prodotta passa dal contatore di produzione e successivamente dal contatore di scambio, che serve per tenere conto dei prelievi e delle immissioni in rete di energia.

Da questo punto in poi l’energia può essere, appunto, immessa in rete e pagata a chi la produce, oppure usata dalle utenze dell’immobile.

Quando si parla di ampliamento dell’impianto esistente si intende l’installazione di nuovi pannelli, che però possono allacciarsi direttamente al contatore di produzione usato da quelli già presenti.

In alcuni casi, tuttavia, è necessario installare un secondo contatore di produzione.

Vediamo come puoi capire in quale categoria rientri.

Ampliamento impianto esistente: i 2 casi

La distinzione in due casi che abbiamo appena visto avviene grazie ad un solo criterio.

Il primo caso, ovvero l’allaccio ad un unico contatore, avviene solo nel caso in cui l’impianto esistente non sia incentivato.

Impianto esistente non incentivato

Nel caso in cui tu non abbia installato l’impianto grazie a qualche tipo di incentivo, allora durante l’ampliamento potrai evitare di aggiungere un secondo contatore di produzione. Fai attenzione a non confondere lo scambio sul posto fornito dal GSE con il Conto Energia. Mentre il primo non costituisce incentivo, il secondo sì, non permettendo un ampliamento. 

A volte l’inverter esistente può essere sfruttato per alternare tutta l’energia prodotta, evitando di dover intervenire con ulteriori lavori. In altri casi, invece, un inverter solo non basterà più, quindi avrai due opzioni: installare un secondo inverter oppure sostituire quello esistente con un modello che possa gestire tutta la corrente proveniente dai pannelli.

Diagramma dell'ampliamento di un impianto non incentivato

Impianto esistente incentivato

Rientri nel secondo caso se invece hai installato un impianto sfruttando degli incentivi. L’esempio più importante è il Conto Energia citato sopra. Questo tipo di incentivo è stato sfruttato fino al 2013, quando è terminato il quinto Conto Energia, attualmente l’ultimo. 

Se vuoi saperne di più sul Conto Energia puoi visitare la pagina ufficiale del GSE.

Se il tuo impianto è stato costruito dopo il 2013 dunque non rientri in questo caso. Se il tuo impianto invece risale a prima del 2013 ed è effettivamente incentivato, non puoi ampliarlo.

Questo però non significa che tu non possa installare nuovi pannelli, solo che devono appartenere ad un diverso impianto.

Infatti i pannelli aggiuntivi dovranno essere collegati ad un nuovo inverter (eliminando la possibilità di mantenerne uno solo) e soprattutto ad un contatore di produzione a sé stante, anche se il contatore di scambio rimane lo stesso.

Questa è una procedura necessaria affinché il GSE possa verificare che i due impianti non interferiscano tra di loro. 

Diagramma dell'ampliamento di un impianto incentivato

Quanto costa ampliare l’impianto?

Probabilmente i paragrafi precedenti ti saranno utili nel caso tu abbia pensato di ampliare il tuo impianto fotovoltaico. 

Sicuramente, però, la domanda che ti rimane è: quanto costa?

Ancora una volta ripetiamo che in questi casi non c’è una risposta univoca, ma dipende da moltissimi fattori.

Innanzitutto dipenderà dalla potenza aggiuntiva che ti serve, per poi considerare anche tutte le variabili che abbiamo visto finora.

Se il tuo impianto è incentivato, ad esempio, aggiungere altra potenza costerà generalmente di più rispetto ad un impianto non incentivato. Perché?

In base a quello che abbiamo visto, vige l’obbligo di installare un impianto interamente a sé stante nel caso in cui tu voglia ampliare un impianto incentivato. Per cui, i costi saranno maggiori per via dell’installazione di un nuovo inverter e di un nuovo contatore di produzione.

Al contrario, se il tuo impianto non è incentivato, i lavori possono consistere potenzialmente solo nell’installazione e collegamento di nuovi pannelli.

Ovviamente queste sono tutte ipotesi, ciò che consigliamo di fare in ogni caso se vuoi ampliare il tuo impianto è contattarci, per discuterne insieme. Solo dopo una valutazione accurata potremo consigliarti ciò che è meglio per te.